1 - PREMESSA

La Costituzione sulla Sacra Liturgia Sacrosanctum Concilium (SC) del Concilio Vaticano II dice che i sacramenti santificano gli uomini, costruiscono il Corpo di Cristo, cioè la Chiesa e sono atto di culto a Dio. Poiché sono segni hanno anche la funzione di istruire e di indicare. Presuppongono la fede e la rafforzano, perciò vengono chiamati Sacramenti della fede. La loro celebrazione dispone molto bene i fedeli a ricevere con frutto la grazia, ad onorare Dio nel giusto modo e a esercitare l’amore verso Dio e verso il prossimo. Perciò è di grande importanza che i fedeli capiscano i segni dei sacramenti. (cfr SC 59).

È questo lo scopo che ci prefiggiamo di raggiungere con questa pagina del sito parrocchiale in cui vedremo il sacramento in generale e l’origine della parola “sacramento” (infatti molto spesso conoscendo l’origine delle parole si afferra meglio il loro significato); poi vedremo i vari segni che si utilizzano nella celebrazione dei sacramenti.

L’augurio che ci facciamo è che questa pagina del nostro sito possa contribuire a far capire sempre meglio il significato di ciò che compiamo in chiesa, infatti se non comprendiamo i segni non possiamo partecipare appieno e perciò rischiamo di assistere come estranei o muti spettatori, invece la comprensione piena dei riti e delle preghiere ci consentirà di partecipare consapevolmente, pienamente e attivamente a questi autentici eventi di grazia divina che sono le celebrazioni liturgiche (cfr SC 48).

2- IL SACRAMENTO IN GENERALE.pdf

3- L'ORIGINE DELLA PAROLA SACRAMENTO.pdf

4- IL PANE.pdf

5- IL VINO.pdf

6- L'ACQUA.pdf

7- L'OLIO.pdf

8- LA LUCE.pdf

  9- LA VESTE.pdf

10- IL SEGNO DELLA CROCE.pdf

11- L'IMPOSIZIONE DELLE MANI.pdf

   

12- CONCLUSIONE

Fin qui abbiamo ragionato sul simbolismo dei vari elementi che costituiscono i segni sacramentali: pane, vino, acqua, olio ecc., ma parlando di questi segni si è introdotto un concetto che va al di là, infatti abbiamo visto le azioni che la Chiesa compie con questi elementi: non abbiamo considerato solo il pane ma lo spezzare il pane; non solo l’acqua ma l’immersione o lavacro; non solo l’olio ma l’unzione e così via, allora siamo chiamati a riflettere meglio sull’espressione segni sacramentali: essi non sono solo gli elementi utilizzati ma anche e soprattutto le azioni simboliche che la Chiesa compie con essi. Ecco perché i Sacramenti non sono “cose” (cioè i singoli elementi materiali) ma sono azioni sacre che la Chiesa compie per trasmettere la grazia divina.

La cosiddetta “cosificazione” dei sacramenti significa ridurli a semplici elementi, cioè a “cose”, invece i sacramenti sono azioni originate da Cristo che la Chiesa, fedele al mandato ricevuto dal Salvatore, continua a compiere in memoria di Lui, il che significa, in altre parole, che la celebrazione dei sacramenti è un’azione che compie tutto il Corpo Mistico di Cristo cioè il capo, la testa (Gesù) e tutte le sue membra (il popolo fedele di Dio).

I Sacramenti sono azioni che Gesù ci ha lasciato e ci ha comandato di celebrare perché potessimo ricevere realmente la grazia di Dio. Ecco allora che alla luce di queste considerazioni diventa più chiara la portata dell’affermazione del Catechismo della Chiesa Cattolica a proposito della celebrazione dei sacramenti: I riti visibili con i quali i sacramenti sono  celebrati significano e realizzano le grazie proprie di ciascun sacramento (CCC 1131).

Ma se le azioni (i riti visibili) significano e realizzano, vuol dire che sono esse stesse segni sacramentali.


Gesù è il Salvatore. In questa vita terrena animata dai sacramenti ci dona l’amore del Padre e ci conduce alla felicità senza fine, quando resi simili a lui lo vedremo così come egli è (1Gv 3,2). 


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